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Come prevenire il rischio rumore?

Per prevenire il rischio rumore nei luoghi di lavoro è fondamentale, in primo luogo, ridurre il problema alla fonte, attraverso la progettazione e la scelta di macchinari con la più bassa emissione di rumore. Allo scopo di prevenire i danni alla salute dei lavoratori è importante ridurre il tempo di esposizione, predisporre ambienti cabinati o fornire protezioni individuali quali cuffie (abbassano circa di 20 db l’intensità dello stimolo sonoro) o tappi auricolari.

È utile, inoltre, limitare la diffusione delle onde sonore negli ambienti di lavoro, isolando la sorgente sonora utilizzando materiali fonoassorbenti per le pareti e i soffitti.
La normativa di riferimento in tema di sicurezza sul lavoro stabilisce che a diversi livelli di rumorosità corrispondono differenti condizioni di rischio e, pertanto, differenti criteri di prevenzione.

Il D.Lgs. n. 195 del 10 aprile 2006, infatti, fissa tre soglie di rumore individuando quattro classi di esposizione al rumore per i lavoratori:

  • Rischio assente – inferiore a 80 db(A);
  • Rischio lieve – tra 80 e 85 db(A);
  • Rischio consistente – tra gli 85 e i 90 db(A);
  • Rischio grave – oltre i 90 db(A).

Tra gli interventi che il datore di lavoro è chiamato ad attuare è prevista la sorveglianza sanitaria per dipendenti la cui esposizione al rumore supera gli 85 Decibel.
Il controllo sanitario può essere esteso anche lavoratori esposti a livelli superiori di 80 Decibel, qualora lo richieda il dipendente stesso o il medico competente.

Per condizioni in cui si superano gli 80 Decibel, il datore di lavoro deve fornire dispositivi di protezione individuali dell’udito e, se tale esposizione raggiunge o supera gli 85 Decibel, egli deve accertarsi che tali dispositivi siano utilizzati correttamente.
Quanto ai locali in cui si svolgono le attività, in presenza di un’esposizione personale superiore agli 85 Decibel, questi devono essere dotati di apposita segnaletica ed eventualmente, nel caso il rischio lo richieda, essere perimetrati per limitarne l’accesso.

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